Gestione dei conflitti interni, la municipalità di Pechino si rivolge al Sant’Anna per gestirli in maniera costruttiva

Come mitigare i conflitti sociali interni della Cina, la nazione che sta diventando la prima potenza economica al mondo? Un contributo arriverà dall’Italia e, in particolare, dalla Scuola Superiore Sant’Anna, con il suo Andrea de Guttry, ordinario di diritto internazionale, che il 17 luglio terrà una lectio magistralis presso la municipalità di Pechino. La nuova missione in Oriente del prof. de Guttry rientra nella collaborazione della municipalità pechinese con alcune delle più note università e dei più rinomati atenei occidentali, con particolare riferimento a quelli italiani (come la Scuola Superiore Sant’Anna), statunitensi, tedeschi, inglesi e con la collaborazione della stessa ONU. Da questi contributi, la municipalità di Pechino si attende riferimenti teorici e indicazioni operative sulle cause, sulle dinamiche e sulle strategie per gestire i conflitti sociali. In questo contesto si inserisce la lectio magistralis di Andrea de Guttry, che sarà accolto dal vice direttore Zonglin Zhang all’ufficio della municipalità di Pechino, preposto a raccogliere le segnalazioni e ad investigare le cause delle “lamentele pubbliche e individuali”, una sorta di “Ufficio relazioni con il pubblico”, i cui compiti sono però più vasti rispetto all’omologo italiano.
La lectio magistralis del 17 luglio fa parte del più ampio programma che lega la Scuola Superiore Sant’Anna alle istituzioni civili della Repubblica popolare cinese ed è stato preceduto da un incontro analogo a Pisa, a maggio 2014 e sarà seguito da nuove lezioni e incontri a carattere seminariale. L’iniziativa, nel complesso, vuole individuare e promuovere forme di gestione del conflitto sociale, per sfruttarne la carica positiva e innovatrice, facendo al contempo tesoro delle migliori pratiche già esistenti e della letteratura più recente.
Il viaggio a Pechino costituisce l’ennesima tappa di un impegno più che ventennale a fianco della promozione dei diritti umani e della gestione pacifica dei conflitti: ha infatti contribuito ad “esportare”, dall’Africa all’America Latina, e da alcuni anni a questa parte nel Sud-Est Asiatico, formule e strategie di gestione dello “scontro” (politico, militare o sociale) sempre ispirate ai principi della carta ONU e della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Forte di questa esperienza e di ruolo consolidato ruolo internazionale, nella duplice veste di accademico e di interlocutore privilegiato, Andrea de Guttry spiega che “la lectio magistralis del 17 luglio segna un nuovo passo del percorso democratico intrapreso dalle autorità cinesi ed è testimone di un’apertura e di una disponibilità al cambiamento che rafforzerà in maniera ulteriore il ruolo della Cina e del suo popolo nello scenario globale”.